Borago pygmaea - Borragine di Sardegna - ATLANTIDES: Miscellanea di Ambiente, Natura, Cultura

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Borago pygmaea - Borragine di Sardegna

Borragine di Sardegna

     E' una pianta erbacea perenne, Emicriptofita scaposa, appartenente alla famiglia delle Boraginaceae.
La parte aerea è formata da una rosetta basale, che permane tutto l’anno, da cui si dipartono da uno a pochi fusti fioriferi.
Le foglie basali sono lungamente picciolate e variano da obovate a oblunghe. Possono essere piuttosto grandi, abbiamo rilevato misure fino a 22 centimetri. Quelle cauline, molto più piccole, sono invece lanceolate, sessili e amplessicauli; come disposizione sono alterne.
Entrambe le tipologie fogliari sono variabilmente rugose e particolarmente ispide per la presenza di robuste setole lungo il margine, le nervature inferiori e la pagina superiore. Quest'ultima si presenta lucida, mentre quella inferiore è opaca.
I fusti sono tondeggianti, poco ramificati e, anch'essi, particolarmente ispidi per le abbondanti setole che sono orientate principalmente verso il basso. Come portamento variano da saettanti al livelo del terreno ad ascendenti ad eretti. La loro misura e, di conseguenza, l'altezza della pianta, nelle popolazioni esaminate giunge fino a quaranta centimetri.
I fiori, di numero ridotto, sono portati su cime fiorifere da lunghi peduncoli laschi. In proporzione alla pianta appaiono piuttosto minuscoli: il calice misura circa cinque millimetri e la corolla tubulosa-campanulata, dieci millimetri. Il colore della corolla, inizialmente rosato, diventa di un bel azzurro chiaro ad antesi completa. Il loro aspetto è quello di una campanula pendula.
La fioritura avviene principalmente in primavera, ma può protrarsi fino all'autunno.
Borago pygmaea (Borragine di Sardegna) è una specie endemica della Corsica, delle Sardegna e dell'isola di Capraia.
Predilige gli ambienti umidi in prossimità delle sorgenti e dei rigagnoli di montagna.
Le immagini allegate si riferiscono in parte a una piccola popolazione che condivide l'habitat con Aquilegia nugorensis, lungo un rigagnolo nel Montarbu di Seui (NU) a un’altitudine di 900 metri. Altre immagini sono state riprese nell'area del Montarbu in senso lato presso sorgenti e rigagnoli. Per tutte le popolazioni, il substrato è di tipo carbonatico.

(09 giugno 2011)

(Ultima revisione: 26/03/2021)





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