Leucojum aestivum subsp. pulchellum - Campanelle maggiori - ATLANTIDES: Miscellanea di Ambiente, Natura, Cultura

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Leucojum aestivum subsp. pulchellum - Campanelle maggiori

Campanelle maggiori
      E' una pianta erbacea perenne, Geofita bulbosa, appartenente alla famiglia delle Amaryllidaceae.
La parte ipogea è costituita da un bulbo di due o tre centimetri di diametro. E’ di colore bianco ed è ricoperto da tuniche brune chiare.
Le foglie, tutte basali, si originano direttamente dal bulbo formando un grosso ciuffo eretto. Sono lineari, hanno il margine intero, sono lunghe 30-40 centimetri e larghe circa un centimetro o poco più. Sono lievemente canalicolate per quasi tutta la loro lunghezza e l'apice è ottuso.
I fiori sono portati all'apice di uno scapo eretto di lunghezza variabile, i più sviluppati superano di poco l'altezza delle foglie.
L'infiorescenza è inizialmente eretta e ricoperta da una guaina di colore chiaro. Ad antesi avanzata, i fiori si liberano dalla guaina e assumono un portamento pendulo unito a una disposizione per lo più lineare. Solo i peduncoli rimangono ancora parzialmente coperti dalla guaina.
I fiori sono due o tre (raramente quattro) per ogni infiorescenza. Hanno una forma campanulata e i tepali sono di colore bianco. Questi ultimi terminano con un mucrone orientato verso l’esterno. Esso è caratterizzato da una piccola ma appariscente macchia verde sfumante nel giallo.
La fioritura è relativamente precoce, inizia ad aprile (anche alle quote più elevate) e prosegue fino a giugno.
Leucojum aestivum subsp. pulchellum (Campanelle maggiori) costituisce una sottospecie del Leucojum aestivum diffuso nell'Italia settentrionale e in gran parte dell'Europa. Differisce dalla sottospecie nominale sostanzialmente per la taglia ridotta e il numero inferiore di fiori dell’infiorescenza.
E' presente in Corsica, Sardegna e nelle isole Baleari, dove era stato inizialmente classificato come Leucojum hernandezii, da considerarsi a tutti gli effetti come un sinonimo tuttora accettato.
Le immagini presentate sono state riprese nel settore centro-orientale della Sardegna. Qui è stato da noi rinvenuto a diverse altitudini, da novecento e milleduecento metri su livello dal mare. Cresce su substrato sia siliceo sia carbonatico, ma sempre in ambienti molto umidi soggetti a ristagni o presso sorgenti e corsi d'acqua.
(18 febbraio 2012)
(Ultima revisione: 09/04/2023)




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