Romulea requienii - Zafferanetto di Requien - ATLANTIDES: Miscellanea di Ambiente, Natura, Cultura

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Ilex aquifolium
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Romulea requienii - Zafferanetto di Requien

Zafferanetto di Requien

Pianta geofita bulbosa della famiglia delle Iridaceae alta circa 10 cm.
E' composta da una parte ipogea, principalmente un bulbo piriforme rivestito da tuniche scure, e da una parte aerea costituita da un breve scapo che regge il perigonio recante all'interno gli organi riproduttivi maschile e femminile.Il perigonio, termine derivato dai termini greci (
περί e γόνος) che si può tradurre liberamente con "ciò che circonda gli organi riproduttivi", è l'elemento più vistoso della pianta, mostra infatti un bel colore viola scuro ed uniforme che, tra l'altro, ne permette una rapida individuazione anche quando essa cresce nei prati insieme al somigliante Crocus minimus.

All'interno del perigonio trovano posto gli organi maschili (gli stami con le antere di un bel colore giallo vivo) e la parte femminile. In riferimento a quest'ultima, l'ovario è in posizione interna, mentre la parte visibile è composta dallo stilo, di colore violaceo chiaro, che termina con lo stigma suddiviso in tre segmenti bifidi ripiegati verso l'esterno. Lo stigma, come si vede chiaramente dalle foto, sporge alcuni millimetri sopra le antere. La fioritura avviene in primavera,  scalarmente, in funzione dell'altitudine e dell'esposizione.
Le foglie sono lineari, piuttosto lunghe e ricadenti disordinatamente attorno alla pianta.
La Romulea requienii (o Zafferanetto di Requien) è una pianta endemica della Corsica e della Sardegna ove cresce dai praticelli a pochi metri dal mare fino alle creste delle montagne più alte. Anche le immagini presentate coprono idealmente questa estensione altimetrica,  vanno da un piccolo prato erboso in riva al mare dei dintorni di Torre Murtas (Villaputzu-CA) fino alle cime dei monti del Gennargentu.
Termino segnalando che la penultima immagine dello slide show mostra  la Romulea requienii in associazione con l'Ornithogalum corsicum; mentre nell'ultima foto l'associazione è con la Morisia monanthos.

(15 ottobre 2009)


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