Romulea revelierei - Zafferanetto di Revelière - ATLANTIDES: Miscellanea di Ambiente, Natura, Cultura

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Romulea revelierei - Zafferanetto di Revelière

Zafferanetto di Revelière
      E' una specie erbacea perenne, Geofita bulbosa, appartenente alla famiglia delle Iridaceae.
La pianta sviluppa un'altezza complessiva (compresa la parte interrata) di quindici-venti centimetri.
La parte perenne è costituita da un bulbo di forma obovata con un diametro, a maturità, di circa otto millimetri. E' ricoperto esternamente da tuniche bruno-scure in via di disfacimento. La tunica successiva, parzialmente visibile, è coriacea, lucida e di colore bruno rossiccio. Le radici sono poche, di colore bianchiccio e con un diametro fino a circa mezzo millimetro.
Le prime due foglie sono ridotte a una semplice guaina biancastra e proteggono il fusto nella parte sotterranea, o poco oltre. Le foglie aeree (mediamente cinque) sono lineari filiformi e lunghe fino a dieci-quindici centimetri. Alla base sono larghe uno o due millimetri e si restringono gradualmente finendo, all’apice, in una sottile punta. Le foglie centrali sono rigidamente erette. Quelle laterali sono arcuate e decombenti lungo un medesimo asse, in maniera tale che l'apparato fogliare assume una forma a ventaglio. Naturalmente, questa è la conformazione standard che si rileva nella maggior parte delle piante. Vari fattori possono portare a una conformazione irregolare. Resta da aggiungere che le foglie esterne (quelle decombenti) essendo inguainati sul fusto, conservano per alcuni centimetri una forma canalicolata.
Lo scapo fiorale misura alcuni centimetri, è di colore rossiccio e di sezione quadrangolare. Si sviluppa lateralmente alle foglie centrali (quelle erette) e, come norma, non è eretto. Infatti, alla ricerca della luce e dello spazio per il perigonio, assume un portamento saettante verso l'esterno. Naturalmente (proprio in senso letterale) non segue il citato asse dell'apparato fogliare ma tende a una posizione perpendicolare rispetto ad esso. In maniera diversa ma per lo stesso fine, anche il perigonio non rimane in asse con lo scapo ma tende ad assumere una posizione verticale per cogliere maggiormente i raggi solari.
Sullo scapo, come è tipico del genere Romulea, alla base del fiore sono presenti una brattea e una bratteola. In questa specie, entrambe sono di consistenza erbacea e hanno un sottile margine scarioso, talora un po' più largo nella bratteola.
Il perigonio è piuttosto piccolo ed è alto circa dodici-tredici millimetri. E' formato da sei tepali lanceolati ad apice sub-acuto ma spesso revoluto, per cui può apparire ottuso. I tepali esterni hanno il dorso di colore bianchiccio, striato o sfumato di verde o di violaceo. Quelli interni hanno una colorazione roseo-violacea simile per le due facce.
Internamente, i tepali sono di un colore roseo-violetto, generalmente chiaro, sfumante nel bianco nella metà inferiore e, soprattutto, nella fauce e nel breve tubo.
Per quanto riguarda l'apparato riproduttivo, le antere sono riunite in glomerulo che generalmente nasconde lo stimma. Solo in qualche caso si possono osservare i filamenti bianchicci dello stimma che fuoriescono tra le antere.
Nei siti presi in esame, la fioritura ricade nei mesi di aprile e maggio.
Dopo l'impollinazione, nella fase di maturazione del frutto, il fiore declina verso il terreno. Successivamente, a maturazione completa il frutto si porta in posizione verticale.  
Come si può osservare anche nelle immagini allegate, il comportamento del fiore è piuttosto articolato. Questa caratteristica (non citata nelle Florae consultate) è comune anche ad altre specie del genere Romulea (ad esempio Romulea rosea), ma non a tutte.
Il frutto è una capsula trigona, alta circa sette millimetri, che si apre a maturità lasciando cadere gradualmente i semi.
Romulea revelierei (Zafferanetto di Revelière) è una specie endemica della Corsica (dove è stata descritta per la prima volta) e della Sardegna.
Questa descrizione segue le osservazioni fatte sul campo e documentate dalle immagini allegate che, talvolta, si discostano dalle descrizioni botaniche della specie. Nella sua apparente semplicità, si tratta di una pianta complessa e dal comportamento piuttosto articolato che necessita ancora di ulteriori e accurate osservazioni.
Le immagini allegate sono state riprese in tre diversi siti caratterizzati da un habitat analogo: prati fresco-umidi soggetti a temporaneo ristagno d'acqua. Il sito con la popolazione più numerosa è stato rinvenuto a circa millecento metri di altitudine nella Sardegna settentrionale. Un altro nel settore centro-orientale dell'isola a circa milleduecento metri di altitudine. Infine, il terzo sui monti del Gennargentu, oltre i millequattrocento metri che costituisce il limite di altitudine per questa specie.
Per completare il quadro della distribuzione, si può aggiungere che, dalla letteratura botanica consultata, la specie risulta presente nell’arcipelago della Maddalena e in un altro sito della Sardegna settentrionale distante, però, alcune decine di chilometri da quello da noi rinvenuto.
Nota: la pianta estratta è stata fotografata sul posto e accuratamente rimessa a dimora.

Nota di Botanica sistematica
Romulea revelierei è stata in passato assimilata, con varie modalità, a Romulea insularis. Nella recente checklist della flora italiana (Bartolucci F. et al. 2018)1) le due entità sono tenute distinte e Romulea insularis è considerata una specie endemica esclusiva dell'isola di Capraia, nell'arcipelago toscano. Per questi aspetti, può essere interessante consultare la pubblicazione di Diana Silvana (1991)2).


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1) Bartolucci F. et al. (2018). An updated checklist of the vascular flora native to Italy. Plant Biosystems. 152: 179-303.
2) Diana, Silvana (1991). Le Piante endemiche della Sardegna: 202. Bollettino della Società sarda di scienze naturali, Vol. 28 (1990/91), p. 329-333. ISSN 0392-6710. (http://eprints.uniss.it/3256/)
(18 dicembre 2019)




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