Visita alla Torre dei dieci cavalli - ATLANTIDES: Miscellanea di Ambiente, Natura, Cultura

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Visita alla Torre dei dieci cavalli

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    Percorrendo in direzione sud la vecchia Strada Statale n° 125, circa tre chilometri dopo Muravera (CA), svoltiamo a sinistra, dove un cartello indica la località di S. Giovanni. Il nome dello località deriva da una chiesetta campestre di epoca basso-medioevale dedicata a San Giovanni Battista. Il bivio per la chiesetta si trova proprio di fronte a quello per la Torre dei dieci cavalli, circa centotrenta metri dopo aver lasciato l’ex S.S. n° 125.
In questo caso, noi andiamo verso destra e percorriamo per circa duecentocinquanta metri una stretta ma agevole strada asfaltata, finché vediamo alla nostra sinistra un cancello con un’insegna che indica la Torre dei dieci cavalli.
Il cancello è chiuso e non permette l'accesso in auto ma ampi spazi ai lati fanno pensare che il passaggio a piedi sia consentito (o tollerato). In seguito scopriremo che un secondo cancello, tenuto aperto e posto a breve distanza dalla torre, si trova un centinaio di metri più avanti. Tuttavia una breve passeggiata sul tracciato originale della strada orientale sarda di epoca romana ha il suo fascino e merita di essere fatto. Inoltre, si può osservare la Torre dei dieci cavalli da una prospettiva più realisticamente legata alla sua storia.
Parcheggiamo l'auto in un piccolo spiazzo a destra e ci incamminiamo. Percorse alcune decine di metri in una strada sterrata, svoltando a destra ci ritroviamo in un lungo viale alberato a Eucaliptus e in fondo, a un centinaio di metri, la Torre dei dieci cavalli, isolata in una vasta area libera dalla vegetazione.
Bisogna innanzitutto precisare che la Torre dei dieci cavalli, così come la vediamo adesso, è il risultato di consistenti opere di ristrutturazione poiché la costruzione non è giunta a noi in condizioni ottimali..
La costruzione non è semplicemente una torre ma una più complessa opera fortificata che si può dividere architettonicamente e funzionalmente in tre parti.
La parte principale è la porta, infatti, il monumento è chiamato anche Torre della porta. Essa è inglobata in un blocco di opera muraria realizzato con pietre non lavorate tenute insieme con la calce. Il blocco misura circa nove metri di larghezza, sei di altezza e cinque di profondità. Da alcuni dettagli costruttivi, sembra che sia stato realizzato a gradoni, tamponati in seguito con una spalla obliqua per non agevolare la possibile scalata da parte degli assalitori. La porta, nella parte interna, cioè verso Muravera, è larga poco più di tre metri e mezzo e alta quasi cinque. La volta è a sesto acuto: la tipologia più idonea a sostenere il peso della torre.
Nella parte rivolta verso l'esterno, cioè verso sud, la direzione da cui potevano giungere gli assalitori, la porta è stata ristretta sia in senso orizzontale sia in senso verticale con la realizzazione di due stipiti in muratura. Essi sono sormontati da un arco a sesto ribassato realizzato con piccole lastre piatte murate con la malta. Lo spazio è stato in seguito ancora ristretto con la posa di due grosse lastre infisse nel terreno alla base degli stipiti. Altre due, di piccole dimensioni, sono state poste più all'interno.
La robusta struttura della porta è utilizzata come basamento per la torre vera e propria. Essa ha una forma circolare e un diametro prossimo a quello della porta, l'innalzamento è lievemente conico. La parte superiore è incompleta e, allo stato attuale, la sua altezza è di circa sette metri. Complessivamente, considerando il basamento, si eleva per tredici metri. La sua funzione era principalmente di avvistamento e di allarme.
E' interessante osservare sul lato occidentale della parte alta della torre, la presenza di una porta soprastante una pensilina lignea: è presumibilmente il punto di accesso per il quale si utilizzava una scala che poi era ritirata.
Il terzo elemento della fortificazione è costituito da una doppia cortina muraria posta ai lati della porta. Quella di sinistra è quasi completamente distrutta ma a destra ne rimangono (orientativamente) una quindicina di metri in buono stato di conservazione. La cortina è contraddistinta dalla presenza di numerose feritoie per le armi da fuoco dei difensori.
La struttura fortificata, che era in collegamento visivo con le prossime torri costiere di Salinas e Porto Corallo, è stata realizzata a metà del millecinquecento e rimase attiva per alcuni secoli. Erano anni piuttosto travagliati per le popolazioni costiere della Sardegna e dell'Europa meridionale che soggette alle scorribande dei pirati barbareschi provenienti dall’Africa settentrionale.
La Torre dei dieci cavalli (o Torre della porta) era attraversata dalla vecchia strada orientale sarda di origine romana. Il suo presidio era affidato a dieci cavalieri ai quali si aggiungevano i soldati di guardia sulla torre e il personale ausiliario.
E' stata costruita in un punto in cui la strada s’insinuava tra lo stagno costiero a oriente e le aree paludose a occidente. Un punto difficilmente aggirabile da parte degli invasori provenienti dalle aree costiere meridionali: allora non c'erano altre strade.
(19 giugno 2015)
(Ultima revisione: 23/01/2021)



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La Torre dei dieci cavalli

La Torre dei dieci cavalli (lato est)

La Torre dei dieci cavalli

La Torre dei dieci cavalli (lato ovest)

La Torre dei dieci cavalli (lato est)

La chiesa campestre di San Giovanni Battista

La Torre dei dieci cavalli (lato nord)


La Torre dei dieci cavalli (a destra la cortina muraria)


La Torre dei dieci cavalli (lato sud)


La Torre dei dieci cavalli (la porta vista dal lato nord)


La Torre dei dieci cavalli (la porta vista dal lato nord)


La Torre dei dieci cavalli (la porta vista dal lato sud)


La Torre dei dieci cavalli (la cortina muraria vista da nord)


La Torre dei dieci cavalli (la cortina muraria vista da sud)


La Torre dei dieci cavalli (una delle feritoie della cortina muraria)


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