Eresus moravicus (Ragno coccinella della Moravia) - ATLANTIDES: Miscellanea di Ambiente, Natura, Cultura

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Eresus moravicus (Ragno coccinella della Moravia)

Natura
Ragno coccinella della Moravia
  E' un piccolo ragno terricolo appartenente alla famiglia Eresidae.
Il maschio è lungo circa un centimetro ed è caratterizzato da una vistosa livrea di colore variabile da rosso aranciato a rosso vermiglio. Questa livrea ricopre la parte superiore dell'addome e il segmento intermedio che unisce lo unisce al cefalotorace. Inoltre ricopre le due coppie di zampe posteriori e, parzialmente, la copia successiva. Inoltre, l'addome ha un aspetto vellutato ed è caratterizzato da quattro macchie scure tondeggianti, disposte in maniera regolare e simmetrica nell'area centrale. Il bordo esterno sia della livrea sia delle macchie scure è contornato da una fila di minuscole macchie bianche. Le due zampe anteriori hanno i segmenti scuri intercalati da anelli bianche lungo le giunture, in pratica, si presentano bianco-nere. Il cefalotorace è di colore scuro cosparso, nella parte posteriore, da numerose macchie bianche non ordinate.
La femmina ha dimensioni circa doppie e manca della livrea colorata. Vive in piccole buche e fessure attorno alle quali costruisce una piccola ragnatela per catturare le prede di passaggio. Per poterla osservare occorre fare una ricerca mirata.
Il maschio, invece, raggiunta l'indipendenza, conduce una vita errante alla ricerca di prede e delle femmine con le quali potersi accoppiare e accasarsi.
Eresus moravicus (Ragno coccinella) è stato scoperto inizialmente nell'Europa centrale e da ciò deriva l’epiteto di moravicus (aggettivo riferito alla Moravia, regione della Repubblica Ceca).
Il nome italiano (Ragno coccinella) che mi sembra assai appropriato, è stato ripreso da pubblicazioni presenti internet. Tuttavia, per una maggiore precisione, nell'eventualità del ritrovamento in Italia di altre specie del genere Eresus, si è pensato di aggiungere l'epiteto scientifico tradotto in italiano, ne consegue che il nome completo diventa "Ragno coccinella della Moravia".
(In realtà, questo ragno mi sembra assai più vistoso delle coccinelle, a meno che queste non si trovino in folti gruppi, come in questo caso: Le Coccinelle del Bruncu Spina.
Eresus moravicus (Ragno coccinella della Moravia) è presente in Sardegna, sui Monti del Gennargentu, in ambiente di gariga. Il nostro primo avvistamento (un esemplare maschio) risale al settembre 2014, come riportato nel forum Natura Mediterraneo. (Nel medesimo forum si possono trovare ulteriori informazioni su altri avvistamenti avvenuti in Italia).
In seguito si sono succeduti pochi altri avvistamenti. Erano tutti esemplari maschi i quali, a causa della vistosa livrea e del comportamento errante, sono facilmente individuabili. Purtroppo, se così si può dire, nella maggior parte dei casi gli avvistamenti sono avvenuti su terreni un po' sconnessi con erbe, sassi e sterpaglie varie. In questi ambienti, i ragni si muovevano molto veloci con abili e rapide contorsioni per superare gli ostacoli, senza mai fermarsi.  Ne consegue che la qualità delle foto ottenute era assai scarsa e legata un po' al caso. D'altronde non era nostra intenzione catturarne qualcuno, anche se solo per fare alcune foto, ma documentare la loro presenza e il comportamento allo stato spontaneo e naturale.
Fortunatamente, gli ultimi due avvistamenti, avvenuti nello stesso giorno a qualche centinaio di metri di distanza, erano in ambiente roccioso. Il tempo di osservazione è stato sufficientemente lungo con la possibilità osservare meglio il loro comportamento ed ottenere immagini più accettabili.
Il primo avvistamento è avvenuto alla svolta di un sentiero quando ho immediatamente notato un esemplare di Eresus moravicus che correva veloce lungo una bassa cresta rocciosa che, per un ampio tratto, costeggiava il sentiero. Non volevo lasciarmi sfuggire l'occasione e ho subito iniziato a riprenderlo con il teleobiettivo alla distanza di circa un metro e mezzo. Per circa quattro minuti abbiamo camminato insieme mentre continuavo a scattare fotografie, infine, mentre il ragno aggirava una grossa roccia, temendo di stressarlo eccessivamente, mi sono fermato. Tuttavia, l'animale non sembrava disturbato dalla mia presenza né dai rumorosi scatti della reflex e non cercava di allontanarsi dal sentiero né di nascondersi nelle fenditure della roccia. Si potrebbe affermare che andava, semplicemente, di fretta per la sua strada. La sua andatura era continua e molto veloce, più di qualsiasi insetto o altri simili animaletti terricoli che abbia mai osservato. Questa elevata velocità, unita all'asperità della roccia, rendeva problematica una corretta messa a fuoco ed è stato anche necessario ridurre al minimo i tempi di scatto. Comunque, tra le numerose riprese, qualche fotografia accettabile è stata ottenuta.
Anche il secondo avvistamento, avvenuto circa mezz'ora dopo, è risultato piuttosto interessante.
Mi trovavo all'interno di una sorta di piccolo anfiteatro roccioso e avevo appoggiato lo zaino sulla roccia per poter fotografare più agevolmente un arbusto che cresceva all'interno di un anfratto. Ad un certo punto, girando lo sguardo, ho visto un esemplare di Eresus moravicus che, a qualche metro di distanza, correva dritto verso di me. Anche in questo caso, si mostrava incurante della mia presenza e dei rumori che producevano gli scatti della fotocamera.
Immediatamente, mi sono messo di lato rispetto al suo cammino e ho iniziato a fotografarlo mentre continuava a correre imperterrito nella stessa direzione, fino a giungere a pochi centimetri dallo zaino. A questo punto ho spostato lo zaino e solo allora il ragno ha preso in considerazione la mia presenza. Si è fermato immediatamente e, rivolgendosi verso l'intruso, ha sollevato l'addome insieme al cefalotorace in una chiara posizione di difesa ed è rimasto immobile in questo atteggiamento (prima immagine dell’ultima riga). Naturalmente ho ripreso un paio di foto e, non essendo mia intenzione stressare eccessivamente l'animaletto, mi sono spostato lateralmente di alcuni metri. Dopo circa trenta secondi, ha ripreso la sua corsa ma andando in direzione opposta rispetto al presunto aggressore e ha risalito a grandi falcate una parete rocciosa vicina, fino a scomparire dalla vista. Naturalmente, essendo preparato, ho fatto in tempo a scattare alcune fotografie tra le quali una che mostra proprio l'ampia falcata delle zampe anteriori (ultima immagine dell’ultima riga).
Naturalmente, tutte le immagini allegate sono state riprese sui Monti del Gennargentu e, eccetto l’immagine iniziale, sono ordinate seguendo la loro sequenza temporale.
Aggiungendo una considerazione personale, condivisa anche da altri, si potrebe affermare che Eresus moravicus (Ragno coccinella della Moravia) è probabilmente il ragno più bello presente in Italia, anzi, l’unico che abbia mai definito bello.
(28 settembre 2023)




Ragno coccinella della Moravia
(Eresus morvicus)

Ragno coccinella della Moravia
(Eresus morvicus)

Ragno coccinella della Moravia
(Eresus morvicus)

Ragno coccinella della Moravia
(Eresus morvicus)

Ragno coccinella della Moravia
(Eresus morvicus)

Ragno coccinella della Moravia
(Eresus morvicus)

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