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Etimologia e significato di Perda Liana

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Etimologia e significato di Perda Liana

    All'indubbio fascino di questa montagna (1293 metri s.l.m.) riconoscibile dal caratteristico torrione calcareo, si aggiunge anche il mistero o, se si preferisce, la curiosità sul significato del nome che, nella seconda parte, ha un suono che potrebbe sembrare "poco sardo". Ma procediamo con ordine.
Il termine "Perda
" è di chiara derivazione latina (petra).  Nella lingua sarda, così come nel latino classico, non significa semplicemente pietra (come verrebbe da supporre con una traduzione basata sull’assonanza), ma anche sasso, masso, rupe, roccia. In questo caso si può affermare che è da intendere, senza molti problemi, come Roccia poiché si riferisce propriamente al suddetto torrione calcareo.
La vera difficoltà si presenta cercando di risalire all'etimologia e al significato del vocabolo "Liana
". Ma l'analisi della radice di questa parola non porta ad alcun risultato concreto e l'indagine sembra destinata a finire con un nulla di fatto.
Ci viene, però, incontro il linguaggio popolare. Gli abitanti di quest'area (Gairo-NU) chiamano la montagna non Perda Liana
(com'è comunemente conosciuta) ma Perda 'e Liana, cioè Perda (d)e Liana. A conferma di ciò, allego l'immagine di un cartello presente sul posto. Anche le attuali carte IGM riportano correttamente Perda ‘e Liana a differenza delle carte stradali e turistiche che abitualmente indicano Perda Liana.
In realtà, nel comune linguaggio parlato, l'espressione Perda 'e Liana
tende a essere pronunciata come Perdeliana, in seguito alla caduta della vocale a di Perda. Lo stesso Alberto La Marmora nel suo Voyage en Sardaigne - troisième partie (1857) riporta il toponimo come Perdeliana, come presumibilmente appreso oralmente dagli abitanti del posto.
Tutto ciò apparentemente non sembra essere di grande aiuto per la comprensione del significato del termine.
Tuttavia noi ci poniamo un dubbio: e se la trascrizione della locuzione popolare attualmente accettata e usata (Perda 'e Liana
) fosse inesatta e quella corretta fosse invece Perda Eliana?
Il suono è lo stesso, ma il significato sarebbe profondamente diverso.
Se fosse valida questa supposizione, si arriverebbe rapidamente a comprenderne il significato etimologico.
In questa ipotesi, sia nella lingua latina sia in quella sarda e italiana, il termine "Eliana
" diventa un aggettivo femminile che contiene chiaramente la radice el.
El
era il nome di una divinità suprema delle popolazioni semitiche del vicino oriente. Il suo culto potrebbe essere stato portato in Sardegna dai Fenici o dai successivi Cartaginesi, che per lungo tempo ebbero rapporti con l'isola.
Quindi si può dedurre che Perda Liana
, o meglio Perda Eliana, significhi Roccia di El (o Roccia del dio El).
La montagna di Perda (E)Liana
diventa, di conseguenza, La montagna della roccia del dio El o, più semplicemente, La montagna di El.

Ovviamente questa è un'ipotesi (o poco più) che però giustifica l'alone di mistero e di sacralità da sempre attribuito a questa montagna.


Successivamente alla prima stesura e pubblicazione di questa pagina, si sono gradatamente delineati una serie di concreti indizi sulla frequentazione della montagna per scopi rituali.

Osservando semplicemente il terreno, è facile rinvenire piccoli frammenti di terracotta in aree poco adatte ad essere state utilizzate per scopi abitativi ma ben più idonee per lo svolgimento di cerimonie e l'esposizione di offerte per la divinità della montagna.

Riporto due foto del frammento più interessante precisando che, per la seconda foto, è stato spruzzato con acqua in maniera da far risaltare meglio i dettagli.  

Considerate le ridotte dimensioni, non si possono, obbiettivamente, fare molte congetture. Ha una forma triangolare ed è alto circa 45 mm. L'impasto è di grana media e reca alcune incisioni praticate nell'argilla ancora morbida con un punzone o altro oggetto duro o, forse, una scaglia di ossidiana.  Appartiene, quindi, alla facies della "ceramica impressa" che si diffuse nel bacino del Mediterraneo tra il VI e V millennio a.C..

Dopo le foto, il frammento è stato lasciato sul posto ove era stato trovato. Allo stesso modo si è sempre proceduto anche con gli altri frammenti. A noi interessava soprattutto avere una prova, o un forte indizio concreto, della frequentazione della montagna per scopi rituali.

Il ritrovamento di questo frammento di ceramica impressa (e degli altri non incisi dispersi sul posto) rafforza l'ipotesi che la montagna fosse dedicata a una divinità e che il nome corretto sia Perd'Eliana, cioè Montagna di El o, per esteso, Montagna del dio El.



Ci è stato cortesemente segnalato che lo studioso Vittorio Angius (Cagliari 18 giugno 1797-Torino 19 marzo 1862), collaboratore per la Sardegna dell'opera "Dizionario Geografico-Storico-Statistico-Commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna compilato per cura del professore Goffredo Casalis..." edita a Torino, nel volume XX del 1850, alla pagina 50, propone una diversa etimologia.
Riporto dal testo originale nel quale, descrivendo il territorio di Seui, Vittorio Angius aggiunge:
"Resta nell'estremità del seuese nella parte di greco [nord-est] un immenso scoglio, notevolissimo anche da punti lontani, che appellasi Petra-Iliana.
Vuolsi per antica tradizione, che sotto questa rupe i popoli iliesi, celebri nella storia romana per la eterna guerra sostenuta contro i dominatori dell'Isola, Cartaginesi e Romani, e per la mantenuta libertà, tenessero quivi le loro assemblee su le cose comuni.
Questi iliesi furono discendenza de' pelasghi d'Ilio, che dopo la rovina di Troja, posero in Sardegna le loro sedi, come si legge nelle antiche scritture di quelli che raccolsero le memorie vetuste."
Nella stessa opera, alla pagina 25 del volume VII (1840), descrivendo il territorio di Gairo, l'Autore precisa:
"Le eminenze più notevoli di questo territorio montagnoso sono la Pietra Iliana, che altri dicono Montciliana, grandissima rupe piramidale, dalla cui sommità passa lo sguardo sopra le montagne iliache e può scorrere sino alla capitale e a' monti noresi..."  
E' da notare come il termine "Montciliana" sia molto probabilmente un refuso tipografico e che l'Autore volesse intendere "Monteiliana".
Le indicazioni lasciateci da Vittorio Angius sono piuttosto interessanti e concordano per vari aspetti con quanto esposto in questa pagina. Tuttavia, i toponimi che egli ha utilizzato (Petra-Iliana, Pietra Iliana, Monteiliana) necessitano di un doveroso approfondimento e della ricerca di qualche riscontro.
E' giusto ricordare che il nome riportato dal contemporaneo Alberto La Marmora (op.cit.), cioè "Perdeliana", corrisponda alla tradizione orale e sia tuttora utilizzato dalle persone del posto. Si può anche aggiungere che, in quest'ottica, il toponimo ufficiale "Perda Liana" sia una deformazione italianizzata di "Perdeliana"  per il quale si può proporre una grafia più corretta come "Perda Eliana" o "Perd'Eliana".
(10 settembre 2010)
(Ultima revisione: 24/01/2021)



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