Visita alla vecchia galleria di Cala Gonone e alla mulattiera chiamata "Iscala Omines" - ATLANTIDES: Miscellanea di Ambiente, Natura, Cultura

atlantides.it
Ilex aquifolium
Vai ai contenuti

Visita alla vecchia galleria di Cala Gonone e alla mulattiera chiamata "Iscala Omines"

Testi > Approfondimenti Archeo

    Per giungere in auto a Cala Gonone, frazione del comune di Dorgali (NU), bisogna necessariamente attraversare la moderna galleria realizzata recentemente che passa sotto una propaggine di monte Tului (915 m). A breve distanza, parallela a essa, si trova l'altra galleria scavata negli anni venti del secolo scorso, sostituita perché ormai inadeguata per gli attuali automezzi di grandi dimensioni.
Ma, da queste parti, quando si parla di "vecchia galleria”, non ci si riferisce a questa, bensì a una prima galleria scavata verso la metà del diciannovesimo secolo. Si trova poco più a monte delle altre due, pressoché nella stessa direzione. Si può facilmente raggiungere sia dal lato occidentale di Dorgali sia da quello orientale di Cala Gonone. Noi preferiamo passare da quest'ultimo.
Lasciamo l'auto in una vasta area presente alla nostra sinistra, subito dopo l'uscita dalla galleria. Proseguiamo a piedi lungo una strada sterrata che, passando sopra le due gallerie, s’inerpica in una propaggine di monte Tului. Dopo circa un chilometro giungiamo a un bivio. Il ramo sinistro porta alla cima di monte Tului, quello destro alla vecchia galleria (distante qualche decina di metri) e alla mulattiera chiamata Iscala Omines, di cui si dirà in seguito.
Troviamo subito l'ingresso della galleria in una breve diramazione accessibile solo al traffico pedonale. Da un cartello presente sul lato opposto della galleria, si apprende che è lunga centoquindici metri ed è stata scavata tra il 1838 e il 1860. In prossimità dell'uscita verso Dorgali, è inciso nella roccia l'anno "1839". Per completare i dati delle misure, noi abbiano rilevato una larghezza di circa 4,50 metri e un'altezza di 2,80 metri. Non sono presenti opere murarie e la nuda roccia di tipo carbonatico (presumibilmente dolomia) rimane visibile per tutta l'estensione mostrando innumerevoli segni delle perforazioni fatte per spaccarla.
L'interno della galleria è facilmente percorribile anche se debolmente illuminato alla luce diretta o riflessa che giunge dall'esterno. L'illuminazione varia in funzione della quantità e dell'inclinazione della luce solare. E' presumibile che in giornate molto nuvolose, l'interno sia piuttosto buio. Tra le foto allegate, quelle riprese senza flash, danno un'idea realistica della visibilità e della sensazione che si prova a percorrere la galleria in una giornata di buona illuminazione. Le foto riprese con il flash tendono invece ad appiattire le protuberanze di roccia delle pareti e rendono l'ambiente un po' irreale. Da aggiungere che presso l’uscita occidentale è presente un altro breve inizio galleria, un primo tentativo ben presto abbandonato.
Ci sembra giusto segnalare un problema che si è verificato durante una nostra visita. Mentre eravamo all'interno della galleria, in prossimità dell'uscita verso Dorgali, alcuni sassi sono caduti dalle pareti verticali infrangendosi rumorosamente sul selciato della stradina di collegamento. Posso assicurare che è stato piuttosto impressionante. Tuttavia  ben si sa, e tutti gli escursionisti sanno, che questo pericolo è sempre presente in prossimità di pareti calcaree verticali a causa del naturale disgregamento della roccia. A ogni buon conto, da allora abbiamo evitato di superare questo limite della galleria e, tornando indietro, abbiamo preferito raggiungere il versante occidentale passando dalla mulattiera chiamata "Iscala Omines", come si faceva un tempo prima dello scavo della galleria.

In sardo generalmente s’intende con il termine di "Iscala" (o "Scala") una strada, una mulattiera o un sentiero particolarmente ripidi che raggiungono un passo montano o la parte alta di una montagna.  Con questo significato si ritrova in vari toponimi riportati dalle carte geografiche. Non corrisponde quindi in maniera letterale all'italiano "Scala". Più raramente, ha un significato più prossimo a quello italiano poiché indica un manufatto,  composto da tronchi e rami, realizzato dai pastori per superare una parete rocciosa. Anche per questo caso esistono nel vicino territorio di Baunei in Ogliastra, almeno due toponimi rilevati dalle carte: Scala 'e fustes e l'annessa Punta Scala 'e fustes. Che significano letteralmente, e correttamente, “Scala di rami”. Allego una vecchia foto di una di queste “scale”, anche se non chiarissima.
Tornando a Iscala Omines, che si può tradurre liberamente come “Scala per uomini”, probabilmente indicando che, a causa della ripidità, non era adatta per il passaggio con mezzi di trasporto ma solo per le persone. A questo proposito, nemmeno nella galleria sembrano esserci tracce del transito di carretti che, in seguito a passaggi ripetuti, avrebbero facilmente lasciato il segno sulla roccia carbonatica. E' presumibile che la maggior parte dei trasporti fossero fatti a dorso di animale.
La mulattiera inizia circa centocinquanta metri prima dell'ingresso occidentale della galleria e, con una lunghezza di oltre duecento metri, supera un dislivello di circa cinquanta metri fino a raggiungere il versante orientale. Quest'ultimo è meno roccioso e declina meno bruscamente per cui è servito da strade sterrate.
La realizzazione di Iscala Omines non è stata molto semplice: è un'opera quasi ardita. E' stata costruita quasi dal nulla in un ripido costone roccioso. Sono stati realizzati poderosi muraglioni di supporto e un lungo parapetto in muratura a protezione degli uomini e degli animali che vi transitavano. La sua costruzione precede, naturalmente, quella della galleria e, ipoteticamente, è attribuibile a un periodo compreso tra il diciottesimo e diciannovesimo secolo.
La realizzazione di queste due opere (la galleria e la mulattiera) in tempi così lontani, denota l'importanza che già in passato doveva avere sia l'area marina di Cala Gonone sia le propaggini montane circostanti tuttora utilizzate per il pascolo.

Torniamo alla nostra piccola escursione.
Usciti dalla galleria dal lato orientale, quello di Cala Gonone, risaliamo per la strada sterrata che passa nei pressi e, dopo centocinquanta metri, troviamo un bivio. A sinistra si va nella parte alta della montagna, a destra  verso la mulattiera Iscala Omines. Dopo altri centocinquanta metri, in prossimità di una cabina elettrica, un cartello ci indica la mulattiera. Superato un breve tratto roccioso, ci ritroviamo affacciati sul versante occidentale della montagna, in prossimità del tratto finale di Iscala Omines contornato da un ampio paesaggio che va da uno scorcio del panorama di Dorgali fino ai Monti del Gennargentu. Procedendo con cautela perché la discesa è ripida e il fondo piuttosto sconnesso, in una quindicina di minuti giungiamo alla stradina in selciato che, a sinistra porta al vicino ingresso della galleria e a destra alla periferia di Dorgali.
Giunti a questo punto, per i motivi già esposti (cioè la pericolosità delle pareti verticali presso l'ingresso della galleria) preferiamo tornare indietro risalendo per Iscala Omines.
Oltretutto è un buon esercizio fisico.
In questa breve escursione si possono osservare alcune rare specie vegetali, spesso inacessibili nelle ripide pareti rocciose. Ad esempio, Genista toluensis (Ginestra del monte Tului), che qui ha il suo locus classicus e Centaurea filiformis subsp. filiformis (Fiordaliso di Oliena), rare specie endemiche della Sardegna orientale. Oppure, Seseli praecox (Finocchiella di Boccone), un raro endemismo sardo-corso. Inoltre, Cephalaria squamiflora subsp. mediterranea (Vedovina mediterranea) e Fumana ericifolia  (Fumana a foglie di erica), specie non endemiche ma piuttosto rare e interessanti.

(30 ottobre 2016)

(Ultima revisione: 11/03/2021)





Ingresso della galleria dal versante orientale

Interno della galleria

Interno della galleria

Interno della galleria

Interno della galleria

Le perforazioni fatte per spaccare la roccia

Uscita della galleria sul lato occidentale

Ingresso della galleria sul lato occidentale. A destra un inizio di galleria presto abbandonato


  Immagini della mulattiera "Iscala Omines"

L'inizio della mulattiera sul lato a monte: spettacolare e un po' preoccupante


Il parapetto in muratura che proteggeva i passaggi più pericolosi

Una staccionata in legno sostituisce il parapetto in muratura mancante o crollato

Un tratto alquanto ripido nella parte alta della mulattiera

Nei passagi più tranquilli si può godere del paesaggio circostante

Un tratto piuttosto ardito del muro di contenimento

Una parte del muro di contenimento, il parapetto caduto è sostituito da una staccionata

Scala 'e fustes (Scala di rami): una tipica "scala" dei pastori.
(La foto è stata ripresa nel vicino territorio di Baunei, in Ogliastra)

Questa inquadratura potrebbe simboleggiare il connubio tra l'energia della natura e il lavoro dell'uomo

Copyright www.atlantides.it 2008÷2024 - All rights reserved
Torna ai contenuti