Algyroides fitzingeri (Algiroide nano) - ATLANTIDES: Miscellanea di Ambiente, Natura, Cultura

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Algyroides fitzingeri (Algiroide nano)

Natura
Algiroide nano (o tirrenico)
      E' un piccolo sauro appartenente alla famiglia dei Lacertidi e al genere Algyroides. Appartengono a questa famiglia anche i più comuni Podarcis siculus e Podarcis tiliguerta. Tuttavia, il diverso genere di appartenenza svela una differenza morfologica piuttosto marcata che lo distingue nettamente dagli altri due.
Algyroides fitzingeri (Algiroide nano o tirrenico) ha, innanzitutto, uno scarso dimorfismo sessuale da rendere molto difficile la distinzione tra maschi e femmine da una semplice foto.  Le dimensioni sono più piccole rispetto agli altri Lacertidi sardi e si possono quantificare in circa dodici centimetri di cui, oltre la metà, è costituito dalla coda. Quest'ultima è soggetta a staccarsi in caso di pericolo per poi ricrescere in un secondo momento, fenomeno che è chiamato “autotomia”.
La parte superiore del corpo è caratterizzata da una minuta, densa e omogenea copertura di squame carenate, appuntite, sporgenti.  Tra loro sono embricate, cioè parzialmente ricoprentesi come minuscole tegole. Anche l'intera parte caudale è ricoperta allo stesso modo benché le squame siano di forma un po' differente.
La colorazione è uniforme e si è rivelata assai simile in tutti gli esemplari osservati. E' generalmente di un bruno molto scuro che sul campo tende ad apparire come nero. Più raramente assume una tonalità bronzea. Talvolta, in dorso è percorso da una stria longitudinale più scura.
Il lato inferiore ha un colore biancastro o giallognolo.
Algyroides fitzingeri (Algiroide nano o tirrenico) è una specie endemica della Corsica, della Sardegna. E' piuttosto raro e la sua distribuzione non è omogenea ma localizzata in aree circoscritte.
Le immagini allegate sono state riprese genericamente nell'area del Montarbu (nella Sardegna centro-orientale), a circa mille-milleduecento metri di altitudine sia in ambiente carbonatico sia nelle prossime aree silicee. Fa eccezione l'ultima immagine, riferita a un esemplare di tonalità marcatamente bronzea, rinvenuto, a circa millecinquecento metri di altitudine, sui monti del Gennargentu.
(30 gennaio 2017)





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