Epilobium obscurum - Epilobio scuro - ATLANTIDES: Miscellanea di Ambiente, Natura, Cultura

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Epilobium obscurum - Epilobio scuro

Epilobio scuro
     E' una specie erbacea stolonifera perenne, Emicriptofita scaposa, appartenente alla famiglia delle Onagraceae.
Dalle osservazioni fatte sul campo, appare come una pianta legata alla presenza dell'acqua sorgiva e vegeta presso piccole sorgenti, scaturigini varie e trasudamenti poco abbondanti ma sostanzialmente perenni. Vengono così a crearsi dei microhabitat stabili, non soggetti a ruscellamenti ma che garantiscono un costante apporto di acqua e di umidità.
In questi ambienti, le piante tendono a crescere sia sui bordi terricoli sia tra le rocce e su eventuali fenditure con un portamento da ascendente ad eretto. All'interno del piccolo rigagnolo che viene a formarsi si sviluppano, invece, piante prostrato-ascendenti e decombenti con le radici anche solo semi-sommerse, fluitanti nell'acqua e parzialmente ancorate al fondo. E' quindi possibile esaminare l'apparato radicale ed eventualmente estrarre le piante senza alcun danno, rimettendole, in seguito, nella loro posizione naturale.
Inoltre, i fusti, totalmente o parzialmente sommersi, si comportano un po' come degli stoloni e tendono ad emettere radici e nuove rosette fogliari. Come si può osservare nell'immagine allegata, realizzata su carta millimetrata, da un breve tratto di fusto staccato dalla pianta madre si è originata una nuova pianta (giunta anche a fruttificazione) con varie diramazioni secondarie.
Le radici, sia quelle che si originano dagli stoloni sotterranei sia quelle scoperte, immerse totalmente o parzialmente nell'acqua, non sono lignificate o ingrossate e, normalmente, di colore bianco. Si possono osservare esemplari con il fusto e le foglie, specialmente nelle parti inferiori, di un intenso colore rosso porpora, in questi casi, anche le radici possono essere arrossate.
Le nuove rosette emesse dagli stoloni, che diventeranno le future foglie basali delle piante, sono piuttosto dense e compatte. Le loro foglie variano da obovato-spatolate a ellittiche con il margine intero e le nervature marcate. Il lembo è di un colore verde piuttosto scuro e da questa caratteristica deriva l’epiteto obscurum della specie. Spesso hanno un aspetto che si potrebbe definire "basilichino". (Termine che, però, è abitualmente riferito a Epilobium alsinifolium, l’Epilobio basilichino).
Il fusto fiorifero può essere quadrangolare nelle parti basse, specialmente quelle sommerse, si presenta, poi, a sezione generalmente circolare. E' piuttosto gracile ed è ricoperto, in maniera variabile, da una peluria biancastra, arcuata e appressata, non glandulosa. Generalmente non è ramificato e, di norma, solo nella parte superiore. Tuttavia, si presenta attorniato da rosette sterili o fiorifere che si originano dagli stoloni e, talvolta, può assumere un aspetto cespitoso.
Negli esemplari decombenti l'aspetto generale rimane più indistinto e irregolare e si possono formare varie ramificazioni, talora radicanti a contatto con l'acqua. (Come possibile esempio, rimando ancora all’immagine allegata)
Le foglie cauline sono opposte, da brevemente picciolate a sub-sessili, oblunghe ovate, con le nervature marcate e il margine intero con qualche accenno di dentellatura. Le foglie superiori sono alterne e, tendenzialmente più strette, ad apice più acuto e con la dentellatura del margine più evidente.  
L'altezza delle piante è abbastanza contenuta e si mantiene sui venti-trenta centimetri.
I fiori sono raccolti in infiorescenze terminali pauciflore e sono retti da un picciolo lungo cinque-venti millimetri. Inizialmente posso essere inclinati ma si presentano poi ben eretti o, comunque, allineati con il fusto, nella pienezza dell'antesi.
L'ovario è infero e si allunga in fase di sviluppo e maturazione fino a trenta-cinquanta millimetri. La sua sezione potrebbe essere, orientativamente, definita quadrangolare. Tuttavia, è generalmente caratterizzato dalle quattro valve che lo compongono prominenti e ben separate da scanalature longitudinali. Solo il tratto finale, che si collega con il calice, assume una sezione circolare.
Il picciolo e l'ovario sono entrambi cosparsi, similmente al fusto, da una peluria appressata non glandulosa.
Il bocciolo fiorale è di forma ovoidea allungata ed è caratterizzato dall'apice ottuso e arrotondato.
Il calice è formato un breve tubo e da quattro sepali lanceolati ad apice acuto. I sepali sono variabilmente carenati per cui l’apice può presentarsi ripiegato a cappuccio (cucullato). L'altezza rilevata è di cinque-sette millimetri, compreso il tubo di circa 1-1,5(2) mm. L'intero calice è ricoperto esternamente dalla solita peluria non glandulosa appressata alla quale, però, si aggiungono radi peli glanduliferi patenti (disposti ad angolo retto) presenti sul tubo e, talora, all'apice dell'ovario. Il colore del calice e dell'ovario, generalmente verde, può presentarsi arrossato in maniera variabile, talora anche solo lungo il margine dei sepali.
La corolla è formata da quattro petali bilobi di colore roseo di tonalità variabile, anche molto chiara. La lunghezza dei petali è di quattro-sette millimetri.
Gli organi riproduttivi sono caratterizzati dallo stigma claviforme piuttosto allungato. (La forma dello stigma è elemento molto utile nella fase di classificazione delle specie del genere Epilobium).
La fioritura avviene nei mesi da giugno ad agosto.
Il frutto è una capsula lineare tetragona deiscente.  Si apre alla maturità arrotolando in maniera simmetrica le quattro valve e liberando i semi che, essendo dotati di un pappo formato da un folto ciuffo di lunghi peli biancastri, sono idonei ad essere trasportati dal vento.
I semi, come disposizione morfologica, sono obovati, essendo orientati con la parte ingrossata (alla quale è attaccato il pappo) rivolta verso l'alto. Il colore è ocraceo e sono, ricoperti da prominenti papille traslucide disposte ordinatamente per linee longitudinali.  
La lunghezza dei semi è di circa otto decimi di millimetro.
Epilobium obscurum (Epilobio scuro) è presente nella maggior parte delle regioni italiane ma in Sardegna è abbastanza raro e localizzato.
Questa descrizione e le immagini allegate sono riferite alle popolazioni presenti sui monti del Gennargentu tra millecinquecento e millesettecento metri di altitudine e nell'area di Perda Liana (NU) a circa mille metri.
L'ambiente di crescita è esclusivamente di tipo sorgivo: piccole sorgenti, scaturigini e trasudamenti di vario tipo, poco abbondanti ma, sostanzialmente, perenni.

Nota di Botanica sistematica
Dall'esame della letteratura botanica si osserva che la classificazione di Epilobium obscurum può presentare aspetti controversi soprattutto per la possibile confusione con Epilobium tetragonum s.l. e la sua subsp. lamyi.
Per ovviare a questo problema, sono state identificate come Epilobium obscurum solo le piante vegetanti in ambiente sorgivo e legate a una continua presenza di acqua o, nel tardo periodo estivo, di consistente umidità.
Nelle stesse aree possono essere presenti altre piante di aspetto più robusto che sembrano intermedie tra Epilobium obscurum ed Epilobium tetragonum. Non sono legate alla costante presenza dell'acqua per cui sono state escluse e considerate riferibili, orientativamente, a Epilobium tetragonum subsp. lamyi o a qualche forma similare di origine ibrida.
(24 novembre 2023)




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