Euphorbia segetalis var. pinea - Euforbia delle scogliere - ATLANTIDES: Miscellanea di Ambiente, Natura, Cultura

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Euphorbia segetalis var. pinea - Euforbia delle scogliere

Euphorbia delle scogliere
     E' una pianta erbacea perenne, Camefita suffruticosa per il sistema Raunkiær, appartenente alla famiglia delle Euphorbiaceae.
Le piante giovani si possono presentare con un fusto singolo o con poche ramificazioni. Quelle più mature e annose hanno, invece, numerose ramificazioni sia basali sia cauline dal portamento piuttosto variabile. I rami possono essere eretti, ascendenti o saettanti in prossimità del suolo. In quest'ultimo caso, se lo spazio a disposizione lo permette, le piante tendono  ad assumere una caratteristica forma stellare. L'altezza media delle piante o la lunghezza dei rami basali è di circa venti centimetri.
Le foglie sono fittamente embricate. Le inferiori sono rivolte verso il basso mentre le superiori rimangono patenti e pressoché orizzontali. La consistenza è leggermente grassetta e il margine è intero. Tendono a cadere gradualmente con il passare del tempo, lasciando sul fusto una piccola cicatrice che lo rende assai caratteristico ed è utile per rilevare la densità fogliare.
Le foglie e i fusti sono inizialmente di colore verde glauco, in seguito, nella maggior parte delle piante, diventeranno di un intenso colore rosso. Questo fenomeno è riferito principalmente solo alla popolazione presa in esame, altrove è piuttosto raro.
I fiori sono portati da un'infiorescenza cimosa, simile a un'ombrella un po' irregolare, recante alla base una corona di brattee ovato-lanceolate. Le infiorescenze sono generalmente formate da tre-cinque raggi. I singoli raggi sono bipartiti una o più volte e, spesso, in maniera asimmetrica. Ogni biforcazione è accompagnata da una coppia di brattee da semicircolari a deltoidi, talora apicolate.
I fiori, che appaiono singoli, in realtà sono costituiti da una particolare infiorescenza contratta, tipica delle Euphorbiaceae, chiamata ciazio. Si sviluppano protetti da una coppia di brattee simili a quelle inferiori ma di minori dimensioni.
La struttura portante del ciazio è formata da piccole brattee concresciute e saldate insieme in maniera da creare una coppa obconica.
All'interno della coppa è presente,  in posizione centrale,  un unico componente femminile costituito da un pistillo peduncolato. E' formato da tre carpelli e da tre stili inizialmente saldati insieme e poi divaricati e suddivisi ognuno due stigmi.
La parte maschile è costituita da vari fiori ridotti a minuscole antere che circondano quella femminile. Il bordo della coppa è contornato da quattro ghiandole nettarifere di aspetto petaloide. Il colore delle ghiandole è, generalmente, un giallo  aranciato vivido.  Talvolta sono di un colore bruno di varia intensità  Hanno una forma a mezzaluna e sono dotate di appendici laterali lesiniformi di tonalità più chiara.
La fioritura si verifica principalmente nei mesi di aprile e maggio.
Il frutto è costituito da una capsula subsferica triloculare marcatamente costoluta, avente un diametro di circa tre millimetri. La superficie appare granulosa e di colore giallo paglierino.
Deriva dall'ingrossamento dell'ovario e, in seguito all'allungamento del pedicello, assume, per gravità, una posizione cadente o pendula. Mantiene, perfettamente conservati, la struttura del ciazio e i tre stili con i relativi stigmi.
La capsula è indeiscente ma, per ragioni di studio, si può suddividere facilmente nei tre mericarpi monospermi che la compongono.
I semi sono cilindrico-ovoidei con una lunghezza, compresa la caruncola, di circa due millimetri. La superficie è finemente alveolato-reticolata. Le creste sono ricoperte da uno strato biancastro che lascia intravedere il sottostante colore bruno rossiccio.
Questa descrizione e le immagini allegate sono riferite a una popolazione circoscritta ma abbastanza numerosa, rinvenuta a pochi metri dal mare in un'area costiera della Sardegna centro-orientale.  L'ambiente di crescita è piuttosto arido ed è costituito dalla parte alta di una scogliera e dalla soprastante scarpata.

Nota di Botanica sistematica
La specie Euphorbia segetalis s.l.  può essere suddivisa in due distinte varietà:
- Euphorbia segetalis var. segetalis (Euforbia delle messi), tendenzialmente annuale,
- Euphorbia segetalis var. pinea (Euforbia delle scogliere), tendenzialmente perenne.
Questa suddivisione ha pieno valore scientifico ed è accettata in IPNI (International Plant Names Index). Ne consegue che queste tre denominazioni non sono da considerarsi sinonimi ma ognuna di esse ha il suo specifico significato e riferimento.
(27 ottobre 2024)




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