Teucrium chamaedrys subsp. chamaedrys - Camedrio comune - ATLANTIDES: Miscellanea di Ambiente, Natura, Cultura

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Teucrium chamaedrys subsp. chamaedrys - Camedrio comune

Camedrio comune
      E' una pianta erbacea perenne, Camefita suffruticosa, appartenente alla famiglia delle Labiatae (o Lamiaceae).
La parte perenne è epigea e ogni anno emette da fusti o stoloni sotterranei numerosi steli eretto-ascendenti. Talora le piante assumono un portamento cespitoso, talora diffuso con gli steli distanziati tra loro. La loro altezza varia da pochi centimetri a circa venti. I fusti sono villosi in maniera variabile, ma spesso intensamente, per la presenza di peli bianchicci eretto-patenti frammisti a peli ghiandolosi, questi ultimi presenti soprattutto nella parte alta.
Le foglie sono opposte e picciolate. Il picciolo è più lungo in quelle inferiori, più breve, o sub-nullo, nelle superiori. Il lembo è ovato a base cuneata e il margine è dentato con denti acuti o ottusi. Le nervature sono evidenti su entrambe le facce. La superficie superiore del lembo varia da verde chiaro a scuro a grigiastro e da lucida a opaca. L'indumento può cambiare da rado e sub-glabro a molto denso. I peli sono di colore bianchiccio e possono essere eretti o appressati,  lunghi non ghiandolosi e brevi ghiandolosi. Il margine è generalmente percorso da una fila di peli bianchicci eretto-patenti. La pagina inferiore ha di norma il colore e l’indumento simile a quella superiore. Tuttavia in qualche caso può assumere una tonalità diversa tendente al grigio-cenere o al glauco. Un caso ancora più particolare è costituito da una stazione nella quale tutte le piante avevano le foglie della parte superiore di un colore porpora scuro, quasi nero, similmente ai calici. Tuttavia, nei calici questo colore è comune.
I fiori sono raccolti in infiorescenze terminali presenti sulla maggior parte dei fusti e sono composte da un numero variabile di verticilli. Questi si sviluppano all'ascella di brattee simili alle foglie che si riducono di dimensione procedendo verso l'alto. Sono ravvicinati i verticilli inferiori, appressati tra loro i superiori. Talvolta sono presenti brevi racemi laterali opposti.
I fiori sono portati da brevi pedicelli lunghi alcuni millimetri e sono ricoperti da un tomento simile a quello dei fusti. Il calice è campanulato e termina con cinque sepali triangolari ad apice acuto. E' ricoperto da un tomento variabile e misto con peli lunghi, appressati e ghiandolosi. La sua colorazione, come anche per il pedicello, cambia dal verde-giallastro al porpora di varia tonalità che può essere anche molto scura.
La corolla è monolabiata. E' composta dal solo labbro inferiore che è caratterizzato da un grande lobo ovoide centrale generalmente concavo. Alla sua base sono presenti una coppia di piccoli lobi triangolari giacenti sullo stesso piano e, successivamente, presso la fauce, altri due piccoli lobi, anch'essi triangolari, disposti però ad angolo retto rispetto al lobo principale. Il colore della corolla varia dal bianchiccio, al rosato, al porpora. Nella corolla si evidenziano, ben sporgenti dal tubo, quattro stami formanti due coppie (una più lunga e una più breve) e uno stimma bifido tra loro paralleli e disposti circa a novanta gradi rispetto al lobo maggiore della corolla.
La fioritura ricade nei mesi di giugno e luglio.
Questa descrizione e le immagini allegate si riferiscono a vari siti presenti sui rilievi della Sardegna centro-orientale e sui versanti dei monti del Gennargentu. L'altitudine è compresa tra mille e milleseicento metri.

L'ultima immagine in calce a questa pagina si riferisce a una stazione di una decina di piante infestate dall'acaro Aculus teucrii (Acaro del camedrio). Questo acaro distrugge praticamente tutta la parte aerea della pianta. Fortunatamente, in Sardegna questo infestante non sembra essere molto comune essendo questo l'unico caso da noi rilevato in numerose osservazioni.
(08 febbraio 2020)





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